Maria Antonietta Pasquon nata a Caorle (Venezia), abita a Mogliano Veneto (Treviso).
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia..
E' iscritta da molti anni all' Associazione Artistica Culturale "G.B. Piranesi " fondata e presieduta dal Prof. G.C. Zaramella nel 1962, dove segue i corsi di Analisi Critica. Ama dipingere delicati acquerelli "en plein air".
Ha partecipato a numerose mostre collettive e a manifestazioni artistiche, conseguendo importanti riconoscimenti, premi e segnalazioni.
MARIA ANTONIETTA PASQUON – Preziose testimonianze della natura
Il gesto è rapido e dilatato. L’orizzonte si riempie di morbide vibrazioni formali, alberi, campi coltivati, nuvole vaporose. Il colore sembra rievocare atmosfere mai dimenticate. Gli acquerelli di Maria Antonietta Pasquon sono spontanei e nel contempo elaborati dalla ragione, si librano nei contenuti che appartengono alla realtà fenomenica ma seguono anche il dolce ritmo di una grafia sicura e precisa. E poi il silenzio, la quiete che avvolge ogni spazio, il tranquillo mutamento delle stagioni. Nelle visioni di questa attenta autrice il momento creativo nasce essenzialmente da uno stato d’animo, da un ricordo, da immagini che diventano l’ispirazione per un viaggio nella conoscenza.
La leggerezza delle polveri sciolte nell’acqua offre i presupposti per analizzare i sottili riflessi di una esperienza esistenziale. Maria Antonietta Pasquon scopre la natura nei suoi aspetti più silenti, traspone i profili di un pensiero rivisitato con una sensibilità improntata sull’armonia dell’insieme. Ecco che le immagini sembrano sciogliersi nel calibrato dialogo dei colori fra i toni dell’azzurro, del verde, o nei cangiantismi dei gialli, arrivando a soluzioni di morbidezza materica e di vibrazione atmosferica che tendono a espandere la luce ed i suoi tanti riverberi . Sulle diverse esperienze –dalle campagne venete, alle colline- l’autrice imprime la sua struttura pittorica la quale diventa un personale motivo conduttore. L’occhio scorre sulla carta, coglie la vivace motilità che si articola dal primo piano al fondo . La forma si libra nello spazio seguendo i ritmi di una ancestrale armonia, la figurazione appare e dispare, conservando comunque sempre un senso di aerea libertà. Ragione ed istinto si conciliano, anche quando l’attenzione si sposta sulla figura. Segno e colore si sciolgono diventando sinuosi profili anatomici . Il corpo, soprattutto femminile, si fa tramite per una pacata indagine formale che scandisce armonicamente i ritmi della composizione soprattutto dove si incontrano le rigorose campiture di colore con i variabili virtuosismi del disegno. In Maria Antonietta Pasquon l’acquerello nasce da un’impressione emozionale della realtà, è un modo per tradurre le bellezze più nascoste che si fanno diretta testimonianza dell’anima ovvero di un sentimento profondo d’amore per la vita e la natura.
G. N.